È frutto di una base varietale che include le stesse uve di Sangiovese utilizzate dai Marchesi Antinori per produrre il Chianti Classico Riserva e il Brunello di Montalcino, con un’unica eccezione: nel "Villa Antinori", alle uve di Sangiovese si aggiungono anche grappoli di Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah in proporzioni decrescenti.
Dopo un anno di maturazione in barrique, il "Villa Antinori" si presenta come un rosso storico, vinificato per la prima volta nel 1928 con denominazione Chianti e passato nel 2001 sotto l’IGT Toscana. È ottenuto da una rigorosa selezione delle migliori uve provenienti esclusivamente dalle tenute toscane dei Marchesi Antinori.
A quasi un secolo dalla sua prima annata, rimane uno dei rossi italiani con il miglior rapporto qualità/prezzo. Per una scelta sicura, optate per questo vino e scoprirete un’altra eccellenza targata Antinori, una società il cui prestigio e fama sono oggi insuperabili.
Note di degustazione: di colore rosso profondo. Al naso è intenso e complesso, caratterizzato da note di frutti di bosco come mirtillo nero e prugna unite a sentori di nocciole tostate, spezie e vaniglia. Al palato si presenta con un buon corpo, rotondo, con tannini morbidi e vellutati, lungo e sapido.
Abbinamenti: perfetto da abbinare alle seconde portate della cucina di terra, è ottimo con la carne di maiale alla griglia.
Nome |
Antinori Villa Antinori Rosso 2022 |
Tipologia | Vino rosso fermo |
Classificazione |
IGT Toscano o Toscana
|
Anno | 2022 |
Formato | 0,75 l Standard |
Nazione |
Italia
|
Regione | Toscana |
Vitigni | Merlot, Sangiovese, Syrah, Petit Verdot |
Storia | Villa Antinori è prima di tutto un’idea, un modo di concepire la produzione vinicola: come sperimentazione ed evoluzione da una parte, come valore storico dall’altra. Villa Antinori è stato introdotto nel 1928 dal Marchese Niccolò Antinori, padre di Piero Antinori, come il primo Chianti Classico creato per essere invecchiato e migliorare nel tempo. Nel 2001, Piero Antinori inaugura una nuova evoluzione del Villa Antinori che diventa un Toscana IGT. Il disegno dell’etichetta è rimasto pressoché invariato nel corso della sua lunga storia. |
Vendemmia | Le uve raccolte sono state diraspate e pigiate in modo soffice e trasferite in appositi serbatoi termo-condizionati. |
Vinificazione | La fermentazione alcolica è durata dai 5 ai 7 giorni mentre la macerazione si è protratta per 8-12 giorni. Le temperature di fermentazione non hanno superato i 28 °C per le uve Cabernet, Sangiovese e Petit Verdot, favorendo così l’estrazione di colore e tannini dolci. Nel caso delle uve Syrah e Merlot non si sono mai superati i 25 °C per preservarne le componenti aromatiche. |
Affinamento | In seguito alla fermentazione malolattica avvenuta nei mesi di ottobre e novembre, il vino è stato trasferito in barrique di rovere francese, ungherese e americano dove ha iniziato il suo periodo di maturazione. |
Grado alcolico | 14,00% in volume |
Produzione annata | 2.800.000 bottiglie |
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